venerdì 31 ottobre 2008

E' arrivato- Vento -





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Settimana scorsa, mia figlia con il suo compagno, sono andati a visitare un canile. Sono ritornati a casa con un cagnolino striminzito, che più che un cane, sembrava una iena, perlomeno nell'aspetto. E' rachitico e malnutrito. Probabilmente ha già subito delle operazioni ad una zampa posteriore, che però, secondo l'ortopedico, sono state fatte male. La rotula della zampetta era frantumata, e camminava su tre zampe. I proprietari probabilmente l' hanno abbandonato perchè cominciava a costare troppo. Il canile ci ha offerto un'operazione gratis. E' stata fatta lunedi. Adesso è in convalescienza. Speriamo siano riusciti a sistemarla bene. Il problema ora è di farlo abituare al nostro Billy che abbiamo già. Essendo due maschi la vedo dura. Vedremo.











Dischi 33 giri in vinile



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In questi giorni, mia moglie, ripulendo un armadio ha ritrovato molti dischi 33 giri in vinile. Subito i ricordi sono ritornati alla gioventù, quando ci eravamo appena sposati. Purtroppo non avendo più il piatto per ascoltarli ho deciso di metterli in vendita.

Questi sono solo alcuni di quelli che ho.










Per altri titoli venite a visitare le mie aste.

martedì 28 ottobre 2008

Bricolage3-Verniciare una finestra



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Verniciare una finestra, è relativamente facile, rispetto alla griglia dell’ultima volta. Ecco come ho fatto.

1) Per prima cosa ho coperto per bene il vetro con carta da giornale. E’ meglio non arrivare fin contro il telaio con la carta, ma lasciare un centimetro tutto intorno.






2) Fissiamo qualche punto qua e la con la carta adesiva, per fissare i vari fogli di giornale ritagliati.






3) copriamo con la carta adesiva tutto il perimetro intorno stando attenti a coprire bene il vetro fin contro il telaio in legno.





4) Per fare un lavoro migliore e più veloce, io ho staccato il bordino parapioggia inferiore. Questo infatti non è incollato al telaio, ma solo inchiodato. Cercate di infilare sotto la fessura, prima qualcosa di sottile come una spatola. Poi infilate piano qualcosa di più grosso come uno scalpello, cercando di sollevare da un lato il bordino.





5) Quando la fessura è abbastanza aperta, lasciate uno scalpello infilato, e fate lo stesso lavoro più avanti, possibilmente sempre in prossimità dei chiodi.





6) Quando la fessura si è un po’ allargata, procedete solo con la spatola, facendola avanzare con colpi di martello.





7) Arrivati in fondo il bordino si dovrebbe staccare.





8) Stacchiamo anche il vecchio paraspifferi, che ormai dovrebbe essere consumato.





9) Prendiamo la pialla, regolata come avevamo visto nella verniciatura della griglia, diamo una piallata sul telaio esterno.








10) Fissiamo da qualche parte il bordino, e cerchiamo di togliere la vernice fin dove ci riusciamo con la pialla.





11) Dove non riusciamo con la pialla, finiamolo con la levigatrice.





12) Il bordino interno va passato con il Dremel.





13) Se la finestra va riverniciata tutta, facciamo la stessa operazione dall’ altro lato. Nel mio caso ho fatto solo l’esterno, perché l’interno era ancora in ottime condizioni. Dopo la piallatura diamo una passata con la levigatrice, con tela vetrata sottile (grana 120).



14) Diamo una prima mano di vernice impregnante. Io adopero un impregnante all’acqua incolore.








15) Quando la prima passata è ben asciutta, passiamo con carta vetrata sottile per rendere la superficie liscia.





16) Diamo la prima mano di vernice protettiva. Ricordando di fare lo stesso con il bordino parapioggia.





17) Prima di dare la seconda mano di protettivo, rimettiamo il bordino parapioggia. Probabilmente non si riuscirà più a rimettere i chiodi nei buchi di prima.





18) Allora conviene spingerli indietro, non completamente, ma lasciare sporgere la punta del primo e dell’ultimo per 2-3 mm.





19) Se ne avete degli altri nuovi cambiateli. Altrimenti quando li avrete spinti indietro, centrate nei vecchi buchi il primo e l’ultimo e picchiateli con il martello.








20) Fate cosi anche con gli altri. Se volete che la testa del chiodo non si veda, prendete un punteruolo e centrando la testa del chiodo, spingete fino a farla penetrare di 2-3 mm. Dopo di che stuccate il buchino rimasto con stucco gia pronto.








21) Prendiamo il sacchetto del paraspifferi e rimettiamolo dove avevamo tolto quello vecchio.








22) Ed ecco il risultato finale.











Buon lavoro.




venerdì 3 ottobre 2008

Bricolage2-Verniciare una griglia





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Per chi ha passione come me a fare i lavori di casa da solo, saprà che il lavoro più difficile da fare è la riverniciatura delle griglie. Il difficile non è se si deve dare solo una ripassatina, ma una riverniciatura completa. Io faccio cosi.

01) La cosa migliore per togliere la vernice, sulla cornice esterna, è avere a disposizione una pialla. Negli anni scorsi ho provato anche con gli sverniciatori chimici, ma se ci sono dei punti dove la vernice è ancora integra non servono a niente.La prima operazione da fare, è di regolare il piano anteriore da quello posteriore della pialla in modo che ci sia qualche decimo di millimetro di spazio. Controlliamo bene che questo spazio sia uniforme su tutto il piano, altrimenti non avremo una superficie piallata uniforme.






02) Mettiamo anche il fermo laterale, per far si che la pialla mentre avanza, non scivoli a destra o a sinistra.




03) Stiamo attenti a quando entriamo e usciamo, a stare a filo del traversino longitudinale, e non toccare quello trasversale, altrimenti si rischia di rovinarlo.




04) Per piallare lo spessore della cornice, mettiamo in verticale la griglia e fissiamola bene al cavalletto. Se vediamo che con una passata, rimangono ancora tracce di vernice, diamo un‘altra passata. Cercate di non fermarvi mai in un punto mentre vi spostate col corpo, altrimenti in quel punto il legno tenterà di scaldarsi troppo e rimarrà il segno della bruciatura.






05) Prepariamo adesso la levigatrice angolare, con l‘accessorio con la punta allungata. Tagliamo e applichiamo la tela smeriglio grossa( grana 60). Io compero dei rotoli di tela, che sono più convenienti e si possono tagliare alla misura che serve in quel momento.






06) Cominciamo a passare sulle astine inclinate.




07) Dato che la tela si consuma sempre in punta, per poter utilizzare tutta la superfice, io faccio avanzare la tela, quando è consumata sulle tre punte, di un centimetro circa, e poi la ritaglio.








08) Su certe astine, purtroppo, la vernice è ancora attaccata molto bene e con la levigatrice si perde molto tempo per staccarla tutta. Allora conviene prendere la smerigliatrice. Però i dischi di tela da diametro 115 non arrivano fin sotto a pulire tutta l‘astina. Allora ho preso dei dischi di tela che avevo di scorta diametro 180 e li ho tagliati a diametro 150. Oltre tutto la grana grossa di questi dischi lascia meno segni sul legno.







09) Logicamente con il disco più grande non si riesce ad arrivare fino contro il telaio. Questi angoli si devono rifinire per forza con la levigatrice angolare.









10) Per pulire il raggio delle astine, io ho adoperato una punta allungata vecchia, tagliando la punta di circa due centimetri, per far si che la superficie di levigatura sia un po’ più estesa.









11) Per non rovinare le astine già fatte, è meglio coprirle con un cartoncino piegato, e cercare di fissare con una pinza di plastica l‘ astina che si sta grattando, per fermare le vibrazioni prodotte dalla levigatrice.









12) Per il bordino, l‘unico attrezzo che si può adoperare è il Dremel. Prima con il rullino di tela, poi con quello più piccolo di pietra, per passare tra un‘astina e l‘altra.









13) Dopo la levigatura grossolana, c‘è sempre qualche fessura o qualche difetto da stuccare. Io agli stucchi già preparati in commercio, preferisco prepararmi da solo un impasto a base di vinavil e segatura sottilissima, ricavata dalla levigatura, con tela sottile, dalla stessa griglia. Metto in un pentolino tanta segatura quanto penso che mi possa servire:




Ricopro la segatura di vinavil:




Mischio bene fino a che ottengo una pasta di consistenza morbida:




Poi la spalmo sulle fessure cercando di farla entrare in profondità:




Nei punti dove mancano gli spigoli, metto la pasta e popi aspetto qualche minuto, cosi la pasta è un po’ più dura e si riesce a lavorare meglio:




Lasciamo asciugare molto bene questi ritocchi, prima di passare la levigatrice.

14) Dopo la levigatura grossolana, ripassiamo il tutto con tela più sottile(grana 120). Ripassiamo prima le astine e poi il telaio esterno con la punta normale.















15) Ricordatevi alla fine di arrotondare bene gli spigoli. Questa operazione serve per nascondere eventuali tacche lasciate durante la levigatura delle astine, inoltre darà al legno un aspetto più robusto, e anche dopo la verniciatura sarà più difficile che la vernice si crepi sugli spigoli vivi.






16) Ecco il risultato dopo la levigatura finale.









17) Passiamo ora alla verniciatura. Io adopero una vernice speciale per legno. Negli ultimi anni ho fatto vari esperimenti con varie vernici per legno. L‘anno scorso ho trovato questa vernice e ho voluto provarla su varie cose in legno che avevo in giardino. E‘ stata l‘unica che in un anno, restando sempre al sole, alla pioggia e alla neve, non si è rovinata, oltre che a essere ecologica, perché è a base di acqua. Non ha bisogno di verniciature di fondo o altri prodotti. Viene venduta satinata o lucida. Io la preferisco satinata, perché lucida dopo qualche mese tende a perdere la brillantezza.






18) Diamo la prima mano partendo dalle astine interne, e poi al telaio esterno.






19) Teniamo a portata di mano un pennellino piccolo, per poter pitturare tra un‘astina e l‘altra, e per togliere eventuale pittura che si deposita in più.






20) Quando la prima mano è completamente asciutta, passiamo una carta vetrata sottilissima e stiamo molto leggeri. Questa passata serve per togliere dalla superficie il famoso “ pelo del legno“ che si alza quando il legno viene bagnato. Quindi diamo la seconda mano.









21) Per adesso due mani dovrebbero bastare. Se fra qualche anno vedremo che la vernice tenta di rovinarsi, basterà una leggera scartavetrata e una sola passatina con la stessa vernice. Ecco il risultato finale. Non male per una griglia che ha 27 anni.








Buon lavoro