mercoledì 7 gennaio 2009

RACCONTO IL VENTUN dicembre ’08






Questo piccolo tema vi sembrerà una cosa da niente, rispetto alle cose che si leggono su internet. Però dovete pensare che è stato scritto da una mia nipotina di otto anni senza che nessuno l'abbia aiutata e che nessuno gli avesse detto niente.

RACCONTO IL VENTUN dicembre ’08

Racconto il ventuno dicembre ’08 perché sono andata in vacanza. Io ho i nonni in Ungheria, perciò andavamo da loro per festeggiare il Natale. Siamo partiti alle ore 7.00. Il cielo era buio e sereno. Poco dopo entrammo in autostrada. Man mano proseguivamo si vedeva l’alba, il sole si alzava e dava luce ad un nuovo giorno. Fuori dall’autostrada si vedevano le decorazioni natalizie, alberi di Natale, luci decorative e presepi. Trascorse molte ore di viaggio, prima di arrivare in Austria ci siamo riposati e abbiamo fatto uno spuntino. Arrivati in Austria ho notato che non cerano decorazioni natalizie. Ma in compenso abbiamo visto magnifiche montagne: erano azzurre, sopra bianche. Sembrava un dipinto. La neve copriva tratti di strada. Dalle montagne scendevano bellissime cascate che finivano in un lago vicino. Giunti in Ungheria la natura si manifestava in tutta la sua bellezza. Infatti, mentre proseguivamo il viaggio, nel cielo un grande stormo di anatre volava sopra di noi. A pochi metri dalla strada, su dei pali delle poiane vigilavano in cerca di cibo. In immensi prati tanti caprioli brucavano l’erba. Ad un tratto, tra l’erba vidi innalzarsi un maestoso uccello bianco: un airone. Non solo la natura dava spettacolo, ma anche la tecnologia:vidi delle enormi pale eoliche che io chiamo “Pale Giganti”. Giravano lentamente per produrre energia. Ormai si era fatta sera e mancavano pochi chilometri all’arrivo. Infatti il nonno ci attendeva davanti al cancello. Questa fantastica avventura era giunta al termine.
Milena

Io non avrei saputo fare di meglio!!!!

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